Ho deciso di scrivere questo articolo sulla psicoterapia espressiva online dato che in questo periodo la modalità “a distanza” è diventata una parte importante del mio lavoro. Per poter infatti garantire la sicurezza di paziente e terapeuta, la seduta online è e resta, nel contesto di questa pandemia, il mezzo più efficace.
Il covid, e tutto quello che stiamo vivendo, ha acuito le sofferenze psicologiche di molte persone ed ha innescato delle criticità più specifiche (qui puoi trovare una raccolta di link che rimandano ad articoli su questo tema): entrambe meritano di essere affrontate e sciolte in un percorso terapeutico.
Nella mia esperienza non ho riscontrato difficoltà nell’attuare servizi online, per quanto relativamente nuova come modalità anche per me, né ho osservato criticità nelle persone con cui lavoro nell’utilizzare questi mezzi: certamente si tratta di uno strumento, di qualcosa che può essere utile in un determinato periodo e non per qualsiasi persona.
In questo articolo troverete alcune indicazioni di tipo pratico che possono aiutare a chiarire le modalità di svolgimento della terapia online: chiaramente sono indicazioni che ho sviluppato nell’ambito della mia esperienza, quindi potrete trovare terapeuti che si muovono diversamente.
Quali sono i casi in cui si può intraprendere un percorso online? Vediamo sinteticamente le situazioni più frequenti, anche se, come sempre, è necessario che paziente e terapeuta valutino attentamnte l’opportunità insieme… insomma, ogni caso è a sé:
- come prosecuzione di un percorso in presenza: un percorso già avviato “dal vivo”, che poggi su solide basi, può passare in modalità online senza particolari scossoni, ovviamente con una serie di accorgimenti che vedremo più avanti in questo articolo. La transizione da “in presenza” a “online” può essere giustificata per motivi di salute e sicurezza, come nel periodo attuale, o ad esempio da un trasferimento del paziente, temporaneo o definitivo, che non permetta più una presenza in studio.
- come percorso che ha un inizio “on line” e successivamente una transizione in presenza: è il caso dei percorsi che nascono in questo periodo in modalità “sicurezza” per poi riconvertirsi dal vivo non appena la situazione pandemica migliori.
- come percorso nato online e destinato a rimanere tale: alcuni scommettono che questo scenario sarà sempre più frequente nella psicologia del futuro: la crescente familiarità con la tecnologia e l’ambiente virtuale permetteranno ad un numero sempre maggiore di persone di sentirsi a proprio agio all’interno di sedute online, superando i limiti spaziali e temporali consueti; penso per esempio alla possibilità di scegliere un terapeuta che si senta affine al di là del fatto che lavori o meno nella propria zona, oppure alla possibilità, per esempio per che i viaggia molto per lavoro, di continuare a seguire la propria terapia in qualunque parte del mondo.
Come è naturale, ci sono vantaggi e svataggi, limiti e possibilità, ma come psicoterapeuta mantengo aperta la mia visione e cerco di andare oltre i classici pregiudizi sulle terapie “a distanza” (“distanza emotiva”, “freddezza”, difficoltà ad esprimere le proprie emozioni davanti ad uno schermo, minore efficacia della terapia…)
Chiaramente ci sono casi in cui non è possibile avviare questo tipo di percorso: ad esempio con disturbi di grave entità, con bambini “piccoli” (in questi casi meglio valutare caso per caso, in più ricordo che prima di intervenire direttamente sul bambino è utile fare un lavoro col genitore, anche online quindi se possibile), con chi, per vari motivi, non riesca ad accettare la modalità online con sufficiente serenità e apertura.
Ripeto, per poter capire se fa al caso vostro o meno, è necessario valutare insieme una serie di fattori, per cui non entrerò in questa sede nel merito delle varie casistiche, che meritano tutte un’attenzione specifica.
Vediamo ora quali sono gli accorgimenti pratici per una terapia online efficace, almeno secondo quelli che sono i miei criteri:
- Creare un ambiente virtuale accogliente: quando lavoro online, accolgo i miei pazienti con tutte le attenzioni e l’empatia che ho in studio; cerco di di ricreare sullo schermo lo stesso tipo di contatto visivo, verbale, emotivo “dimenticando” che sono davanti ad un computer. Del resto se ci pensiamo, quando siamo impegnati in una videochiamata con un amico, superati i primi istanti, di solito ci si dimentica di essere al computer e “si sta insieme” con naturalezza, scambiandosi una gamma di emozioni, rimandi e rispecchiamenti.
- Disporre di un ambiente fisico sicuro e funzionale: come terapeuta, quando lavoro online lo faccio sempre dal mio studio, quindi con le consuete garanzie di privacy e tranquillità : per il paziente richiedo che possa disporre di una stanza “a prova di interruzioni” (figli, lavoro, notifiche…), in cui ci si senta distesi e a proprio agio, e di un tempo (un’ora) da dedicare completamente alla seduta. Chiedo anche, ovviamente, di avere una connessione internet il più possibile “buona”, e un piano di appoggio dove sistemare il pc (meglio, più comodo) o il tablet/smartphone.
Nel caso specifico della Psicoterapia espressiva espressiva online, come si svolge la seduta?
La seduta online che propongo è a tutti gli effetti equivalente ad una seduta in studio (se vuoi sapere cos’è in generale la psicoterapia espressiva puoi leggere questo articolo).
Ogni seduta è una storia a sè e l’arte dei terapeuti sta proprio nel personalizzare l’esperienza su ogni persona, partendo da ciò che essa sente e di cui ha bisogno.
Possiamo però dire che a un certo punto della seduta o del percorso può esserci l’esigenza di utilizzare i materiali artistici, come efficace mezzo per andare oltre le parole e ricevere importanti intuizioni. In questo caso chiedo alla persona di tenere a disposizione, vicino al pc, una scatola dei materiali composta da:
- colori a cera, pastelli o pennarelli
- acquerelli e/o tempere e pennelli
- riviste e carte colorate da ritagliare
- colla e forbici
- un contenitore per l’acqua
- carta
- argilla o das
La persona, come in una normale seduta, inizierà ad utilizzare i materiali guidata e facilitata dal terapeuta, in base alle sue preferenze e necessità. per questo motivo l’elenco sopra è di una “scatola tipo”, ognuno dovrebbe personalizzare la propria scatola secondo le proprie inclinazioni ed il proprio percorso.
Cosa è necessario avere dal punto di vista tecnologico?
- una buona connessione, fissa preferibilmente
- un pc o tablet, in quanto più comodo da utilizzare per un periodo di tempo prolungato rispetto al telefono; in più si può poggiare agevolmente e lo schermo è ampio, in alternativa è possibile utilizare lo smartphone.
- auricolari, se vi danno un senso di maggiore comfort e privacy.
- un’app per videochiamate a scelta tra Skype e Whatsapp. Se non le avete potete facilmente istallarle e creare un vostro account, così potrò poi aggiungere il vostro contatto.
Come funziona il primo appuntamento/quanto costa?
Se non ci siamo mai conosciuti precedentemente, ovvero se intendiamo iniziare una terapia ex novo in modalità online, richiedo solitamente un appuntamento breve informativo: per venire incontro alle reciproche esigenze questo primo appuntamento ha una durata ridotta (20 massimo 30 minuti) e serve ad avere un primo contatto, a raccogliere alcune informazioni preliminari e a fare una prima valutazione sull’opportunità di iniziare la terapia. Durante l’incontro il paziente avrà l’opportunità di conoscere la terapeuta, valutare la propria sintonia, sciogliere dubbi e domande riguardanti la terapia.
Date le sue caratteristiche, questo primo incontro è gratuito e ovviamente non vincolante. Puoi prenotarlo tramite telefono al 3284117613, tramite email scrivendo a flaminiamorescalchi@wordpress.com oppure compilando il form alla fine di questo articolo
Se al termine dell’incontro breve decidiamo di proseguire, seguiranno, settimanalmente o come concordato, alcuni incontri di valutazione, in genere 3, ma il numero può variare: questi incontri, a pagamento e della durata di un’ora, servono ad effettuare una valutazione più approfondita, a raccogliere con maggiore completezza tutte le informazioni e a gettare le basi del futuro lavoro. Gli incontri di valutazione sono una “zona cuscinetto” insomma, uno spazio di transizione graduale verso un lavoro più profondo. In questa fase, per legge, paziente e terapeuta sottoscrivono un accordo su tempi/modi/costi delle sedute ed un documento sulla privacy.
Completata la fase di valutazione e accettati reciprocamente i termini dello svolgimento della terapia, si può iniziare il lavoro terapeutico a cadenza settimanale o come stabilito insieme.
Quali sono i costi?
Il costo della singola seduta è in linea con lo standard attuale ed è di €60 a eccezione dell’incontro breve informativo che come detto è gratuito. Il pagamento avviene tramite bonifico: ricordo che l’importo speso è detraibile come spesa sanitaria nella propria dichiarazione dei redditi.
Qui sotto trovi un form da compilare su vuoi fissare un primo incontro breve informativo gratuito.